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Visita guidata, White collar e Criminal Minds

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rabb-it
view post Posted on 10/3/2011, 16:22 by: rabb-it




Emily salì nella macchina guidata da Rossi, era curiosa di sapere come mai non aveva detto niente, sentiva che c’entrava con la sua aria pensosa sull’aereo. Ora lo faccio parlare. Pensò combattiva.
“Allora era ad una mail che pensavi venendo qui. Chi hai chiamato? Perché non ce ne hai parlato?”
“Non sapevo nemmeno se poteva aiutarci in qualche modo. Ho chiesto che venissero fatte delle ricerche su quello che ci aveva comunicato Sara Ellis. Lo so potevo chiedere a te, in fondo hai lavorato per l'interpol una volta.”
Emily volse lo sguardo alla strada.
“Sì, ma non so quanto i miei contatti di allora avrebbero potuto esserci utili. Però non ho ancora capito a chi ti sei rivolto.”
“Siamo quasi arrivati, vedrai.”
Erano ad uno dei moli. Probabilmente una delle tappe di altra merce trafugata, o più semplicemente la destinazione dei container che aveva segnalato Sara.
Scesero dalla macchina e Rossi fece strada a lei e agli altri verso uno dei container. Ci girò intorno e salutò calorosamente la persona che loro ancora non vedevano.
“Sapevo di poter contare sul tuo aiuto!”
“Sempre!”
Hotch e gli altri rimasero letteralmente senza parole quando videro chi Rossi stava abbracciando calorosamente. Era JJ.
“JJ!” Fu l’esclamazione corale della squadra.
“Ragazzi mi hanno detto che vi serviva una mano ed eccomi qui.”
“Cosa hai scoperto?”
“Questo è uno dei container segnalati, degli altri non ho trovato traccia. Però ho un mandato per questo. Sicurezza nazionale.”
Moz incrociò le braccia ed assunse la sua migliore espressione da: lo sapevo io che il governo fa il brutto e il cattivo tempo. Pareva volesse anche dare voce al pensiero quando vide Diana guardarlo male e lui non aprì bocca.
Emily notò divertita l’occhiataccia di Diana all’uomo, poi riportò la sua attenzione su JJ. Da quando era stata distaccata al Pentagono l’aveva vista due, no tre volte. Ed ogni volta era dovuta andare via per lavoro o per altro. Le mancava. Mancava ad ognuno di loro.
Hotch e Dave furono i primi ad entrare nel container. C’erano delle casse. Altre stoviglie? Improbabile. Ne aprirono una ed era piena di materiale isolante. Per attutire gli urti. Dei quadri. Quella cassa conteneva due dipinti.
“Ora servirebbe Caffrey!” esclamò uno dei due estraendo uno dei quadri dalla cassa. L’altro concordò.
Jones invitò Moz a dare un occhiata. L’uomo imprecò in tedesco. Poi domandò scusa. E chiese loro se avevano idea di cosa avevano davanti.
Era uno dei quadri dato per distrutto in uno dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. O un'ottima copia. Avevano ragione i due agenti: serviva Caffrey.
JJ guardò interrogativamente Emily.
“È un... collega di Neal Caffrey, ci stava giusto portando dove potrebbero essere andati lui ed Alex Hunter quando hai chiamato Dave.”
“Cosa ci dice su Adler questo container? Che era ossessionato dai tesori dei nazisti già si sapeva.”
Domandò Jones.
“Ci dice anche altro. Ad esempio che ha agganci tali da far entrare merce negli Stati Uniti senza che riusciamo a scoprire dove sia. E che negli altri container dovevano esserci cose ancora più preziose se ha sacrificato questo per riuscire a far sparire più agevolmente gli altri.”
“Cose che hanno a che fare con il frattale, magari.”
Intervenne Moz, colpito dall’analisi fatta da quello che aveva capito essere il capo. Una versione di Peter con meno senso dell’umorismo. Un cenno di assenso con la testa fu l’unica risposta che ottenne. Sì decisamente scorbutico quel federale.
Fu Rossi a rivolgersi a Moz:“Hai detto che l’origami era una traccia. Come?”
“Dobbiamo andare nel posto del collaudo, era all’interno delle due miglia permesse a Neal.”
“Ma su cosa avete testato l’antenna?”
“Abbiamo solo verificato se riceveva dei segnali, New York è piena di radioamatori. Eravamo sul tetto del palazzo più alto della zona. Abbiamo preso degli appunti per verificare le lunghezza d’onda captate e sono quelli i fogli che mancano.”
“E l’origami?”
“Sta nell’atrio del palazzo, una scultura che somiglia ad un gabbiano.”
Andarono dove aveva detto Moz. Non tutti. Solo Emily, Rossi e lo stesso Moz. Mentre gli altri si divisero tra il proseguire ad analizzare il container, Diana con Jones e Derek, il dirigersi negli uffici per fare il punto della situazione, Hotch con JJ e Reid.
Mancavano ancora dei pezzi al puzzle.
Nell’atrio del palazzo c'era quello strano monumento. Moz lo guardò per bene, Neal doveva aver trovato modo di lasciargli una traccia. Emily e Rossi si chiedevano cosa c’era che loro non riuscivano a vedere guardando come scrutava ogni angolo. Poi lo videro trasalire. Prese l’origami e lo posò sulla punta del monumento.
“Andiamo di sopra.”
“Cosa hai visto?”
Indicò loro la porta, un vetro così lucido da specchiare gli ascensori dietro di loro. E l’origami messo in quel punto indicava quello di destra.
Emily e Dave si scambiarono un'occhiata, la loro fiducia nello strano ometto era ben riposta ed anche quella di Neal. Lo seguirono all’ascensore, se dovevano salire sul tetto, sarebbero saliti. Uscirono dall’ascensore con le pistole in pugno spaventando a morte un paio di impiegati che si erano imbucati per fumarsi in pace una sigaretta.
Dave mostrò loro il distintivo e li invitò a scendere da lì. Non se lo fecero ripetere, nel arco di pochi secondi sparirono per le scale. Pallidi da far paura.
“Sempre detto io che fumare fa male!” Disse Rossi sorridendo.
Moz ed Emily risero con lui della scena comica.
Per tornare immediatamente seri nel perlustrare il tetto.
“Cosa potrebbe aver lasciato qui come traccia?”
“Ad esempio quello.”
Disse Moz indicando il punto dove avevano posizionato l’antenna.
Si vedevano ancora i segni dei ganci con cui l’avevano ancorata alla copertura del tetto.
“Non è lo stesso punto che abbiamo usato noi; noi eravamo andati dall’altro lato. Vuole farci sapere qualcosa.”
E il qualcosa lo vide Emily.
“Guardate, da qui si vede il monumento a Grant. E messi alla giusta altezza si vede una costruzione al di là degli alberi del parchetto che ci sta davanti.”
Disse la donna nel cercare la posizione giusta.
Rossi la imitò, mentre Moz si limitò a dissentire con il capo. Neal era più alto di lui, come poteva pensare che lui ci arrivasse? Poi si rese conto che l’amico sapeva che Diana e Jones non lo avrebbero lasciato da solo, quindi qualcuno di più alto ci sarebbe stato lo stesso. Era di buonumore se ha trovato il modo di farmi uno scherzetto. Cosa ha in mente? Si chiese.
Non disse niente dei suoi dubbi sull’amico, voleva capirci qualcosa in più prima.
Quella costruzione era l’obiettivo di Alex? O solo un indicazione per altro? O si stavano sbagliando e avevano perso la vera traccia?
C'erano ancora troppe domande senza una risposta.

Continua...

Edited by rabb-it - 12/3/2011, 14:34
 
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