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Visita guidata, White collar e Criminal Minds

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rabb-it
view post Posted on 29/1/2011, 01:25 by: rabb-it




Autore:Rabb-it
Titolo:Visita guidata
Rating:Basso
Categoria:indefinita
Avvertimenti:rovinerò entrambe le serie con un colpo solo!
Personaggi:Team Criminal Minds/ Team White Collar
Spoilers:Ci sono accenni della seconda serie di White Collar, e della sesta di Crimina Minds
Questa fanfiction prevede un uso indiscriminato dei personaggi di due telefilm.
White collar e Criminal Minds, i cui produttori e sceneggiatori -Eastin, Bernero e compagnia briscola - spero non mi facciano causa ma parola non ci sta lucro alcuno, solo divertimento.
Mio di sicuro, dei lettori non so. :rolleyes:

Note:Per i pomodori e le uova, secondo scaffale sulla sinistra.


Per gli evenutali commenti, eccovi il topic.

Visita guidata



E così quella era Quantico.
Era la prima volta che vi metteva piede.
Finora le sue frequentazioni degli uffici dell'FBI si erano limitate al piano numero 21 del palazzo a New York.
L'ufficio di Peter.
L'open space dove lui prestava la sua opera come consulente esperto in falsificazioni e furti d'arte.
E New York stessa.
Era casa sua da oltre otto anni ormai.
E negli ultimi 4 piuttosto stretta.
Per tre la cella di una prigione, poi nell'ultimo anno le due miglia, o tre chilometri, del raggio della cavigliera elettronica della sua libertà condizionata e l'accordo con Peter.
Ora era molto lontano dalle due miglia consentitegli, ma era con Diana.
Ecco la deroga al limite, se era con un agente al lavoro poteva sgarrare, ma solo per lavorare.
Normalmente lui lavorava con l'agente speciale Peter Burke, l'unico che lo avesse arrestato nel corso della sua carriera. Due volte.
Ma stavolta Peter era altrove. E dovevano trovarlo, con tutti gli aiuti possibili.
L'agente Diana Barrigan mostrò il tesserino di riconoscimento e gli fece cenno di seguirlo, era stata distaccata a Quantico l'anno precedente, poi era tornata a New York, ma nei mesi a Quantico si era fatta degli amici, a cui non aveva esitato a chiedere una mano.
Presero un ascensore, poi un lungo corridoio, si somigliavano tutti gli edifici federali, aveva ragione Mozzie... anche se non capiva come potesse saperlo il suo amico, visto che l'unico ufficio federale in cui era entrato era quello in cui lavorava lui.
Una porta a vetri con il logo dell'Efbiai.
Come se ci fosse bisogno di precisarlo, l'intero edificio era federale.
Un occhiata veloce, ah già cambiava la sezione.
Sembrava uguale, ma le scritte erano differenti.
Diana chiamò un nome di donna, una mora dai capelli lunghi si voltò nella loro direzione e le andò incontro con aria felice.
"Dì, che bello rivederti! Vieni gli altri ci aspettano in sala riunioni. Lui deve essere..."
"Neal Caffrey, piacere."
"Neal lei è Emily Prentiss, attento a quello che dirai, non c'è profiler migliore."
"Non dirlo in sala riunioni, io vorrei ancora lavorare con i miei colleghi in futuro."
Neal osservò divertito lo scambio tra le due donne, venivano da unità differenti, ma dovevano aver trovato dei punti di contatto per cui si era stabilità una reciproca stima.
Salirono i pochi gradini che separavano l'open space dalla sala riunioni.
"Ma li fanno con dei moduli prestampati?" Gli scappò detto.
Emily si voltò nella sua direzione, osservò cosa stava guardando e gli sorrise.
"Dici gli uffici? Eh così ci sembra sempre di stare a casa, qualsiasi sia il distaccamento."
"Non dargli corda, conosce solo l'ufficio di New York."
Neal scrollò le spalle con fare noncurante, mentre stavano entrando in una sala con un tavolo rotondo al centro.
Un uomo alto con i capelli corti e neri gli si fece incontro, salutò Diana e si presentò.
"Piacere agente speciale Aaron Hotchner."
Si voltò verso i colleghi ed indicò gli altri presenti scandendo i loro nomi, ad unico beneficio di Neal.
"Agente speciale Derek Morgan"
Un cenno del capo da parte dell'unico uomo di colore presente in sala.
"Agente speciale David Rossi."
Un uomo col pizzetto rispose alzandosi dalla sedia e stringendogli la mano. E quello Neal non se lo aspettava proprio.
"Dottor Spencer Reid"
Sembrava avere la sua età il giovane che rispose con un cenno della mano al suo saluto Dottore che ci fa un dottore all'efbiai?
"Agente Penelope Garcia."
Anche quella donna pareva fuori posto in quella stanza, aveva l'aria di chi vorrrebbe stare altrove, ma non può.
"Ho l'impressione che voi di me sappiate anche troppo, ma comunque, piacere di conoscervi."
Disse il giovane sedendosi nell'ultima sedia rimasta libera. Alla sua destra Diane e a sinistra il caposezione Hotchner.
La riunione poteva incominciare.

Continua...

Edited by rabb-it - 6/2/2011, 22:46
 
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16 replies since 29/1/2011, 01:25   227 views
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