JAG

ventiquattro dicembre, Non è solo la vigilia di Natale.

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rabb-it
view post Posted on 9/11/2007, 16:45




DISCLAMERS: I PROTAGONISTI DI JAG CHE SONO PRESENTI NELLA STORIA SONO DI PROPRIETA’ ESCLUSIVA DI DONALD P. BELLISSARIO. L’AUTRICE DEL RACCONTO LI HA PRESI IN PRESTITO PER PURO DIVERTIMENTO SENZA ALCUNO SCOPO DI LUCRO.

Ventiquattro dicembre




24 dicembre 1865
Washington D.C.

Un uomo di colore stava osservando la moglie cuocere la cena, la guerra era finita da alcuni mesi, il presidente Lincoln era stata assassinato quell’aprile, gli Stati Uniti stavano cercando di tornare alla vita di tutti i giorni, ma ci sarebbe voluto tempo, e per loro da ex-schiavi ce ne sarebbe voluto ancora di più.

Non si faceva illusioni, al nord come al sud erano malvisti, c’era chi riteneva che i morti della guerra fossero colpa loro, senza considerare che erano stati anche motivi economici a spingere l’Unione a dichiarare guerra alla Confederazione e non solo la questione degli schiavi; c’era chi riteneva che li si doveva imbarcare tutti per la Liberia, ma lui era nato in questa terra, e vi erano nati anche i suoi genitori che non ricordava nemmeno, non se ne sarebbe andato!

Ma non sarebbe più stato lo schiavo di nessuno.

Suo figlio sarebbe stato libero!

Ma gli avrebbe insegnato che non tutti gli uomini bianchi sono uguali, c’era stato chi vedendo un ingiustizia perpetrata ai danni di un altro essere umano non aveva esitato a rischiare la vita per difendere una giusta causa, il ragazzo che lo aveva aiutato a scappare avrebbe avuto sempre la sua gratitudine, quando aveva dovuto scegliersi un cognome, come schiavo aveva solo un nome appioppatogli dal padrone, aveva deciso di prendere in prestito il nome del ragazzo: Turner.

Ma non avrebbe insegnato al figlio solo a credere nella bontà degli altri, gli avrebbe insegnato a ragionare con la sua testa, suo padre gli aveva lasciato pochi ricordi, ma una frase la ricordava:

“I bianchi ci sfruttano qui e ora, ma tra quelli che hanno fatto in modo che finissimo in catene c’erano anche africani come me, di cui posso solo vergognarmi, che brucino all’inferno insieme a chi ci usa come bestie da soma o poco più!”

La moglie lo chiamò ad aiutarla distogliendolo da quei pensieri, avevano una cena povera, ma era il loro primo Natale nella loro nuova casa.

La casa era una baracca nella periferia della capitale, le condizioni di vita li non erano molto meglio che nelle baracche degli schiavi della Carolina del Sud, ma le cose sarebbero cambiate!

Quanto lentamente non lo potevano immaginare, ma quella vigilia potavano permettersi di sperare e la speranza per un futuro migliore era la cosa più importante durante la sera della Vigilia di Natale.

Dalla loro finestra si vedeva il cielo che stava cambiando colore, la notte era alle porte.



24 Dicembre 1865
Carolina del Sud

Michael Roberts usci frettolosamente di casa sbattendosi alle spalle la porta, vestiva ancora con la divisa confederata, era stato a Antietam e non intendeva permettere ai suoi vicini di dimenticarsene.

Ad Antietam era stato ferito e gli era stato amputato un braccio, cosa che lo aveva reso rabbioso con il mondo intero, e già prima non era quel che si definirebbe una persona tranquilla.

Con il tempo aveva imparato ad usare con maestria il braccio rimastogli, salì a cavallo con un agile balzo, e si diresse verso Vickensburg.

I soldati dell’Unione avevano l’ordine di fermare gli eventuali Ribelli che difendessero ancora i colori della Confederazione, ma quelli che formavano il drappello vicino alla proprietà dei Roberts avevano avuto ordine dal loro comandante di chiudere un occhio davanti alla divisa di Michael.

Erano solo voci, ma pareva che i due avessero combattuto fianco a fianco durante la guerra contro il Messico del 1848, e che Roberts avesse salvato la vita al comandante che non intendeva punire un uomo per il suo orgoglio.

Gli uomini avevano mormorato di tradimento, ma il capitano Simms li aveva tacitati, con metodi non proprio da manuale di West Point, ma efficaci!

Avrebbero passato al vigilia di Natale insieme, il capitano era lontano dalla sua famiglia mentre Roberts era ormai solo, avrebbero ricordato i vecchi tempi, l’accademia di West Point che li aveva visti giovani e felici, bé non sempre felici, si sarebbero presi una colossale sbronza!

Simms era originario dell’Alabama, si era rifiutato di seguire la Confederazione e sapeva che a casa in molti avrebbero ricordato a vita il suo tradimento, ma lui non lo considerava tale.

Roberts sulle prime si era infuriato con l’amico, però ad Antietam era successo qualcosa.

Mentre era a terra e gli pareva di star per andarsene, si era sentito sollevare e portare nella tenda dell’infermeria, erano medici nordisti, ma non importava lui voleva vivere.

Anche se quando si era reso conto dell’amputazione non l’aveva presa altrettanto bene, sulle prime si era detto che avrebbe ucciso il tale che non lo aveva lasciato morire là nel fango, poi era arrivato George Simms, non lo vedeva da anni, ma aveva subito capito che era stato lui a salvarlo, e la loro amicizia era ricominciata, diversa erano due uomini maturi e induriti ora, non più due ragazzi, si sarebbero persi di vista di nuovo, era nell’ordine delle cose, ma quella sera era bello essersi ritrovati!

Fuori le nuvole stavano addensandosi e il freddo si stava facendo più pungente.



24 Dicembre 1865
Alabama

Richard Beaumont osservò con disgusto l’ingresso della sua abitazione, lo stato di abbandono era evidente in modo sconfortante per uno abituato a trovare decine di servitori al lavoro per tenere a casa in condizioni decorose, era ormai tropo tempo che nessuno si prendeva cura di togliere la polvere.

Le cose sarebbero cambiate, la sua famiglia si sarebbe risollevata, non sarebbe stato un momento nero a decretare la fine dei Beaumont.

Un domani il loro nome sarebbe stato rispettato come e più di prima, era solo questione di avere pazienza!

Prese la bottiglia di bourbon che stava in bella vista in salotto e si sedette sulla poltrona polverosa.

Sprofondando nell’oblio, rivide i campi di battaglia, vide se stesso che dava l’ordine di carica a Gettysburg, e mentre nelle sue orecchie risuonavano ancora i rombi dei cannoni, fuori iniziò a nevicare, un nevischio sottile, che non sarebbe durato molto a quelle latitudini, ma dava un aria ovattata alla serata.



24 Dicembre 1865
Territori del Colorado

Guthrye Mackenzie stava al caldo dentro al teepe, era ranicchiato tra le coperte con al suo fianco una ragazza della tribù Cherookee.

L’aveva trovata semi-assiderata alcune settimane prima, era stata in un campo di trapper che l’avevano vessata per mesi, per poi abbandonarla al suo destino, lui era solo, e voleva restarlo, ma aveva letto negli occhi della ragazza una muta richiesta di aiuto a cui non aveva resistito, e in pochi giorni i loro rapporti erano cambiati in modo radicale.

L’aveva riportata dai suoi, e lo avevano accettato come uno di loro, non chiedeva di meglio che sparire dalla faccia della terra!

Aveva ucciso, e quelle morti erano un peso enorme sulla sua coscienza, erano americani come lui quelli che aveva visto cadere sotto i suoi colpi di fucile a ripetizione spencer.

Non voleva ricordare e tutto all’est invece gli rammentava cosa aveva fatto, non aveva che una via, l’Ovest e i su territori ancora inesplorati, li forse avrebbe potuto ricominciare a vivere.

La neve stava cadendo copiosa in grandi fiocchi bianchi e soffici.



24 Dicembre 1865
Pennsylvania


Rabb stava osservando il pezzo di ferrite che stava sulla scrivania, era il pezzo di un meteorite che lui e suo fratello avevano trovato da ragazzi mentre giravano per i boschi, non potendola dividere avevano deciso che sarebbe stata del primo dei due che avesse lasciato la casa paterna.

Invece venne la guerra e non ci pensarono più fino ad oggi, suo fratello sarebbe rientrato dl campo di prigionia.

Tra un’ora sarebbe stato alla stazione ad accoglierlo, erano stati abolizionisti convinti, ma avevano anche amici tra i sudisti, non poteva non pensare a Jethro il suo amico in Virginia che nel momento in cui la Confederazione nasceva, era andato a riportagli parte della somma che lui e il fratello gli avevano prestato per avviare l’attività.

Aveva corso seri pericoli per fare in modo che non tutti i loro soldi andassero perduti, pure sulla porta casa sua egli aveva rischiato di essere linciato dai suoi vicini che avevano saputo che ospitava un sudista in casa.

Come non pensare a quella sera…

1860

un sasso infranse i vetri dello studio dei Rabb, facendo sobbalzare Hermann, Klaus e Jethro.

Il virginiano disse che sarebbe svicolato dal retro, Hermann obbiettò che mai avrebbe lasciato che la sua ospitalità fosse messa i ridicolo e preso il fucile andò all’ingresso, fronteggiando i suoi vicini.

“Allora non intendo far del male a nessuno di voi, ma ho qui un amico che deve tornare a casa sua, quindi vi prego di andarvene.”

Uno di questi animosi si fece avanti

“Rabb, dacci il sudista e non vi faremo nulla!”

“Clayton con questo Sudista ho combattuto spalla a spalla mentre tu ti dedicavi alla politica,

e sai cosa ci dicevano i nostri insegnanti a West Point?

Che una tigre senza testa è solo il corpo di una tigre, che ne dici mi basta colpire te per non avere altri fastidi?”

Clayton e tutti gli altri indietreggiarono davanti alla decisione di Hermann che aveva al suo fianco il fratello e l’amico.

1865

Herrman guardò fuori da quella stessa finestra, le strade si stavano imbiancando.



24 dicembre 1865
Virginia

Jethro Chegwidden era sul treno insieme al più giovane dei fratelli Rabb, ricordava bene come Hermann fosse stato orgoglioso degli ottimi risultati che il fratellino otteneva nella scuola mentre lui si faceva le ossa a West Point.

Ora l’uomo al suo fianco era silenzioso e tetro, quasi non lo aveva riconosciuto quando era andato a prenderlo al campo, niente a che fare con lo spavaldo giovane che lo aveva accompagnato alla stazione di Pittsburgh rischiando il linciaggio solo cinque anni prima.

Sapeva che la loro amicizia avrebbe faticato a risorgere, ma sperava che il tempo guarisse le ferite, non solo a loro, ma a tutta la nazione.

Ore dopo arrivarono a Pittsburgh e l’abbraccio con cui Hermann accolse il fratello fece rivivere a Jethro anni felici, poi Hermann lo vide e lo incluse nell’abbraccio.

Erano ancora i tre amici di sempre, l’amicizia va oltre il tempo e supera tutto, o quasi.

La neve aveva ormai coperto tutto, solo alcune impronte lasciate qua e la rivelavano strade e marciapiedi.



Niente sarebbe più stato come prima, ma forse poteva diventare migliore.



Rabb-it



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]I disclamers all'inizio mi salvano del produttore di JAG, per lo scempio fatto alla sua creatura, qui alla fine devo mettere quello che spero mi salvi da altri autori da cui non ho copiato a piene mani.


O frutto di attenta ricerca, chi ha letto amici e segreti sa di che parlo.

Insomma non è JAG, ma un pout-pourri di Nord&Sud I eII

I libri di John Jakes nonché il serial del 1986.

Il Grigio e il Blu, questo è un altro John, Leeckley

Spero che gli autori mi perdonino l’abuso delle loro opere, è che mi hanno ispirato, come certe puntate di JAG!

L’idea era di scrivervi anche da dove arrivano i vari personaggi, ma poi mi son detta che se siete curiosi potete sempre chiedermelo, o leggervi i libri i questione.

Piccolo avvertimento ci sta una bella differenza tra il serial e il libro specie nel caso di John Jakes.

Per domande e delucidazioni, o anche per le eventuali critiche, o complimenti(non si sa mai)

Commentate pure liberamente qui.


Edited by rabb-it - 14/2/2009, 22:54
 
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